Il danno da mobbing è qualificabile come malattia professionale atipica
18 Marzo 2019
La tutela assicurativa INAIL si estende anche al danno biologico a mobbing?
Si ha una ipotesi di mobbing qualora venga accertata una pluralità di comportamenti del datore o di colleghi di lavoro, qualificabili come vessatori e mortificanti per il lavoratore, ed i quali risultino unificati dall' intento persecutorio dell'agente.
Perché possa parlarsi di malattia professionale, con applicazione dell'art. 10, d.P.R n. 1124 del 1965, è necessario che la tecnopatia, fisica o psichica, possa ritenersi conseguenza dell'attività lavorativa, facendosi riferimento sia alla prestazione svolta dal lavoratore che all'organizzazione del lavoro e alle sue modalità di esplicazione.
Non si richiede invece che sia ricompresa tra quelle tabellari (art. 10, d.lgs.n. 38 del 2000), essendo il lavoratore tenuto a provare solo il nesso causale tra la malattia e la lavorazione patogena.
Il danno biologico da mobbing ben potrà qualificarsi come malattia professionale non tipizzata,risultando essere etimologicamente connessa alla prestazione lavorativa svolta.
Cfr. Cass., sez. lav., 5 marzo 2019, n. 6346. |