Periodo di comporto e assenze per malattia professionale: insufficienza della "causa di servizio"
25 Marzo 2019
Le assenze dovute ad una malattia professionale o ad un infortunio si considerano ai fini del superamento del periodo di comporto?
Normalmente le assenze dovute ad una malattia professionale ovvero ad un infortunio, in quanto riconducibili alla lettera dell'art. 2110, c.c., sono computabili nel periodo di comporto. Perché ciò possa non avvenire è necessario non soltanto dimostrare l'origine professionale della causa dell'assenza, ma anche la sussistenza, nella sua genesi, di una responsabilità datoriale ex art. 2087, c.c., la quale però non è qualificabile come oggettiva e non può presumersi dalla riconosciuta " causa di servizio" della malattia, potendo essa dipendere piuttosto dalla qualità intrinsecamente usurante della ordinaria prestazione lavorativa.
Essendo infatti di natura contrattuale essa dovrà tradursi nella violazione di obblighi legali di comportamento ovvero suggeriti dalle conoscenze sperimentali o tecniche del momento, con onere a carico del lavoratore di dimostrare il danno soppprtato, la nocività dell'ambiente lavorativo e il nesso causale tra questi.
In ipotesi di malattia ad eziologia plurifattoriale, l'origine professionale potrà ravvisarsi solo in presenza di un rilevante grado di probabilità, escludendosi la mera possibilità.
Cfr: Cass., sez. lav., 27 febbraio 2019, n. 5749; Cass., sez. lav., 27 giugno 2017, n. 15972. |
