Gli (ampi) effetti delle dimissioni del lavoratore
04 Aprile 2019
Le dimissioni del lavoratore, nel corso di una serie di contratti a termine, estende i suoi effetti anche all'accertamento della nullità del termine apposto e alla conversione in rapporto a tempo indeterminato?
Sulla questione posta la giurisprudenziale di legittimità si è espressa recentemente sostenendo che le dimissioni del lavoratore da un contratto a tempo determinato, facente parte di una sequenza di contratti similari succedutisi nel corso degli anni, esplica i propri effetti anche con riferimento al rapporto a tempo indeterminato conseguente alla sentenza dichiarativa della nullità del termine apposto.
L'effetto risolutorio derivante dalle stesse si collega ad un atto negoziale del lavoratore e preclude un'azione intesa alla conservazione del rapporto medesimo.
Tuttavia, proprio in ragione della natura di atto di volontà, è fatta salva la possibilità di dimostrare che le dimissioni sono viziate da errore in termini di ignoranza della sopravvenuta conversione del rapporto, con onere gravante sullo stesso lavoratore di domandarne l'annullamento.
Cfr.: Cass., sez. lav., 14 marzo 2019, n. 7318; Cass., sez. lav., 22 giugno 2015, n. 12856. |