Cavalli scappati e liberi sulla provinciale: la responsabilità per il sinistro è del loro proprietario
09 Maggio 2019
IL CASO Un'automobile si scontra con due cavalli che si trovavano liberi in una strada provinciale priva di illuminazione; il conducente ed il proprietario del veicolo convengono in giudizio il proprietario degli animali per ottenere il ristoro dei danni biologici e materiali subiti. Il tribunale di Crotone accoglie la richiesta ma il proprietario degli animali ricorre in appello sostenendo il caso fortuito per avere ignoti tagliato i fili della recinzione che avrebbe impedito la fuga dei cavalli. La Corte territoriale conferma la decisione di prime cure e l'uomo ricorre dunque per la Cassazione della sentenza, affidando il ricorso a due motivi.
INAMMISSIBILE La Cassazione ritiene il ricorso inammissibile, sostenendo che non risultava essere stata provata la circostanza che ignoti avessero manomesso la recinzione, e che tale ricostruzione alternativa era avvalorata solo dalla presenza di una querela contro ignoti che, ritiene la Corte, non può essere ritenuta alla stregua di una prova dei fatti che in essa sono narrati.
RESPONSABILITÀ DEL PROPRIETARIO Anche qualora i fatti si fossero svolti secondo le prospettate modalità, la responsabilità del proprietario degli animali non sarebbe stata esclusa, non potendo essere ascrivibile al caso fortuito «un fatto sostanzialmente imputabile ad inadeguata vigilanza e controllo del proprietario degli animali sulla recinzione che li tratteneva, a maggior ragione considerando la situazione di pericolo generata dall'essere tale recinto immediatamente prospiciente la strada provinciale». Tale apprezzamento fattuale non può essere censurato in sede di legittimità.
RIGETTO Escluso il concorso di colpa del danneggiato che non avrebbe potuto effettuare una manovra differente per evitare l'impatto, la Corte rigetta il ricorso e da atto della sussistenza dei presupposti per il versamento dell'ulteriore importo a titolo di contributo unificato. |