Nuove regole europee in materia di definizione di default

La Redazione
13 Maggio 2019

Le principali Associazioni di rappresentanza delle imprese e l'ABI hanno definito una guida sulle nuove regole europee in materia di definizione di default che le banche potranno iniziare ad applicare a partire dal prossimo mese di giugno e comunque entro il termine del 1 gennaio 2021.

Le principali Associazioni di rappresentanza delle imprese e l'ABI hanno definito una guida sulle nuove regole europee in materia di definizione di default che le banche potranno iniziare ad applicare a partire dal prossimo mese di giugno e comunque entro il termine del 1 gennaio 2021.

Con un comunicato del 13 maggio, l'ABI chiarisce le modifiche apportate dal nuovo quadro europeo, di cui al regolamento (UE) 2017/171: fino ad ora le imprese venivano classificate automaticamente in default se per oltre 90 giorni consecutivi risultavano in arretrato di pagamento “rilevante” sulle scadenze di pagamento previste nel finanziamento bancario. Le nuove regole europee intervengono per quantificare il concetto di “rilevanza”, fissando la soglia oltre la quale l'impresa debba essere obbligatoriamente classificata in default. La banca sarà tenuta a determinare l'inadempienza dell'impresa se la stessa è in arretrato di pagamento, per oltre 90 giorni, su importi di ammontare superiore a 500 euro (complessivamente riferiti a uno o più finanziamenti) e che rappresentino più dell'1% del totale delle esposizioni di un'impresa verso la banca. Per le persone fisiche e le piccole e medie imprese, esposte nei confronti di una banca per finanziamenti inferiori a 1 milione di euro, l'importo dei 500 euro è ridotto a 100 euro.

Cade anche la facoltà di utilizzare margini attivi, disponibili su altre linee di credito, per compensare gli arretrati in essere ed evitare la classificazione di inadempienza.

La nuova guida verrà, quindi, diffusa sui siti istituzionali delle Associazioni di rappresentanza delle imprese.

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