"Concorso colposo" nell'eccedenza dell'orario di lavoro
10 Giugno 2019
Orario di lavoro eccedente i limiti contrattuali: il datore è comunque tenuto a risarcire il danno subito dal dipendente nonostante la disponibilità di quest'ultimo?
Nel caso in cui la prestazione lavorativa risulti "eccedente" in misura rilevante i limiti temporali fissati in sede contrattuale e legale, e ciò si protragga per diversi anni, il danno da usura psico-fisica è presunto nell'an, constatandosi la violazione dell'art. 36, Cost.
Relativamente al quantum, invece, esso viene determinato in base alla gravità della fattispecie (ore straordinarie svolte e periodo di riferimento), non rilevando la mera disponibilità al surplus orario da parte del lavoratore, in ragione dell'obbligo di tutela gravante in capo alla parte datoriale ai sensi dell'art. 2087, c.c.
Tale atteggiamento del dipendente non potrebbe pertanto integrare un'ipotesi di "concorso colposo" in quanto rappresentante una esposizione a rischio non idonea a determinare un contributo giuridicamente rilevante, sul piano causale in relazione all'evento.
Cfr.: Cass., sez. lav., 10 maggio 2019, n. 12538. |