Il gratuito patrocinio nel procedimento di volontaria giurisdizione

Redazione scientifica
21 Giugno 2019

La disciplina del patrocinio a spese dello Stato è volta ad assicurare alle persone non abbienti l'accesso alla tutela offerta dalla giurisdizione in modo pieno e consapevole anche nell'ambito dei procedimenti di volontaria giurisdizione, così da porre tali soggetti in una posizione paritaria rispetto a quanti dispongono dei mezzi necessari.

Il caso. Il tribunale di Bari rigettava il ricorso proposto da un avvocato, in proprio e quale difensore del soggetto chiamato in causa, per la riforma del provvedimento del Giudice tutelare che, all'esito del procedimento che aveva nominato un amministratore di sostegno al figlio del soggetto difeso, ammesso al gratuito patrocinio, aveva rigettato l'istanza di liquidazione del compenso al proprio difensore, partendo dal presupposto che, poiché si trattava di un procedimento di volontaria giurisdizione, per cui non è necessaria la difesa tecnica di un avvocato, esso non fosse dovuto. L'avvocato ricorre così per cassazione.

Il procedimento di volontaria giurisdizione. Il Collegio riporta sul punto un principio generale alla luce del quale la disciplina sul patrocinio a spese dello Stato è applicabile in ogni procedimento civile, anche in quelli di volontaria giurisdizione e anche quando l'assistenza tecnica del difensore non è prevista dalla legge come obbligatoria. Ciò assicura la difesa non solo nel caso in cui la difesa stessa sia imposta dal tipo di procedimento, ma anche nei casi in cui essa dipenda dalla libera scelta dell'interessato.

Per le ragioni sopra esposte, la Suprema Corte ha accolto il ricorso con cassazione della sentenza impugnata.

*Fonte: www.dirittoegiustizia.it

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