Alcune proposte di modifica del Codice della Crisi d’impresa e dell’insolvenza
16 Luglio 2019
Il Centro di Ricerca interdipartimentale su Impresa, Sovraindebitamento e Insolvenza (CRISI) dell'Università degli Studi di Torino ha formulato alcune osservazioni e proposte di modifica al Codice della Crisi d'impresa e dell'insolvenza (d.lgs. n. 14/2019). Il centro CRISI, diretto dai proff. Stefano Cerrato e Maurizio Irrera, intende porsi quale luogo privilegiato di studio e analisi del nuovo diritto concorsuale e tal fine, riunisce al suo interno oltre cinquanta fra docenti, professionisti e magistrati. Tra gli emendamenti di interesse per la materia societaria, si segnala una proposta di abrogazione dell'art. 377 c.c.i.,in materia di assetti organizzativi societari, motivata (i) da una violazione dell'art. 76 Cost., non contenendo la legge n. 155/2017 alcuno specifico criterio di delega e (ii) da incoerenza delle nuove norme, dal momento che la gestione esclusiva degli amministratori, prevista dall'art. 377 c.c.i. potrebbe porsi in conflitto con alcune ipotesi di coinvolgimento dei soci nella gestione, previste da altre norme, tuttora vigenti, sia nelle società di persone che nelle s.r.l. Viene, altresì, formulata una proposta di modifica all'art. 377 alternativa all'abrogazione, in cui si pone l'accento più sulla responsabilità che sulla gestione dell'impresa: nella nuova formulazione della norma “gli amministratori sono responsabili in via esclusiva dell'organizzazione dell'impresa nel rispetto della disposizione di cui all'art. 2086, secondo comma”. Tale proposta trae spunto dallo Studio n. 58/2019 del Consiglio Nazionale del Notariato, ove si distingue tra assetti organizzativi e gestione dell'impresa. Si veda, sul punto, anche il contributo di G. Rescio, Brevi note sulla “gestione esclusiva dell'impresa” da parte degli amministratori di s.r.l.: distribuzione del potere decisionale e doveri gestori, in questo portale. |