Pausa pranzo più lunga del previsto? Sì al licenziamento
28 Agosto 2019
La fattispecie. Il Tribunale di Cassino rigettava l'impugnativa di licenziamento presentata da un portalettere licenziato per giusta causa da Poste Italiane per essersi «intrattenuto in due occasioni assieme ad altri ben oltre l'orario di pranzo previsto, lasciando al contempo incustodita la posta assegnatagli e il mezzo in dotazione. Il tutto senza aver completato il suo lavoro per non aver consegnato due plichi».
Quando non è solo questione di negligenza. La Suprema Corte conferma la decisione d'appello e afferma che la condotta di chi apertamente e dichiaratamente non si reca a lavoro è omologabile a quella di chi, pur risultando in servizio, si sottrae all'adempimento della prestazione. Pertanto, a differenza di quanto sostiene il ricorrente, la sua condotta non si caratterizza solo per negligenza o abituale inosservanza degli obblighi di servizio punibili con la sanzione conservativa prevista dalla contrattazione collettiva.
(Fonte: www.dirittoegiustizia.it) |