Dipendente costretto alla pensione: risarcimento del danno

La Redazione
30 Agosto 2019

Legittimo il risarcimento al dipendente che sceglie la pensione anticipata pur di far cessare la situazione di degrado professionale (Cass. 23 luglio 2019 n. 19923).

Il dipendente emarginato, obbligato ad anticipare la pensione, ha diritto al risarcimento del danno patrimoniale. Lo afferma la Corte di Cassazione, respingendo il ricorso di una società (Cass. 23 luglio 2019 n. 19923).

Nel caso di specie, il lavoratore aveva preferito andare in pensione per porre fine ad una pesante situazione di degrado professionale alla quale l'azienda lo aveva sottoposto, nonostante le reiterate richieste di essere collocato adeguatamente nell'organigramma aziendale.

Secondo la Corte, nel caso in cui venga accertato il demansionamento professionale del lavoratore, il giudice di merito può desumere l'esistenza di un danno di natura patrimoniale (con onere probatorio in capo al lavoratore) e determinarne l'entità, anche in via equitativa, in base a determinati elementi di fatto:

  • la qualità e quantità della esperienza lavorativa pregressa;
  • il tipo di professionalità colpita;
  • la durata del demansionamento;
  • l'esito finale della dequalificazione;
  • le altre circostanze del caso concreto.

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