Il problema delle assunzioni successive al licenziamento per riorganizzazione

23 Settembre 2019

Licenziamento per riduzione del personale in un settore: come si individua il lavoratore da licenziare? Può procedere a nuove assunzioni?Preme innanzitutto evidenziare che, qualora la riorganizzazione imprenditoriale si sia tradotta non in una soppressione tout court della posizione lavorativa...

Licenziamento per riduzione del personale in un settore: come si individua il lavoratore da licenziare? Può procedere a nuove assunzioni?

Preme innanzitutto evidenziare che, qualora la riorganizzazione imprenditoriale si sia tradotta non in una soppressione tout court della posizione lavorativa, bensì nella riduzione di personale in una porzione dell'ambito organizzativo, il datore dovrà procedere ad una valutazione comparativa tra lavoratori interessati dalla riduzione, di pari livello ed occupati in una posizione di piena fungibilità.

La scelta del lavoratore da licenziare, oltre a fondarsi sul principio di buona fede e correttezza, potrà tenere conto dei criteri indicati all'art. 5, l. n. 223 del 1991, ovvero altri purché non arbitrari.

La giurisprudenza di legittimità ha predicato che, ove venga accertata l'assunzione di un nuovo dipendente, anche non a tempo pieno, il datore è tenuto non solo a fornire la prova della inutilizzabilità aliunde del licenziato, ma anche ad indicare, con riferimento al nuovo lavoratore, le qualifiche e le mansioni a quest'ultimo affidate, dimostrando che esse non possono ritenersi equivalenti a quelle svolte dal dipendente licenziato, tenuto conto della professionalità da questi raggiunta.

In altri termini, i nuovi assunti non dovranno andare a ricoprire le posizioni lasciate vacanti dai dipendenti licenziati.

Cfr.: Cass., sez. lav., 11 marzo 2019, n. 6948.

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