Reiterazione dei patti di prova dopo contratti a termini
14 Ottobre 2019
Patto di prova successivo a precedenti contratti a termine in occasione dell'assunzione a tempo indeterminato: è valido?
In un rapporto di lavoro subordinato, il patto di prova tutela l'interesse di entrambi i contraenti, consentendo loro di "saggiare" la convenienza del negozio stesso. In linea generale, dunque, deve ritenersi illegittimo il patto che sia stato preceduto da una verifica con esito positivo, per le medesime specifiche mansioni ed in virtù di prestazioni rese a favore dello stesso datore, per un congruo lasso di tempo.
Un'eccezione è stata individuata dalla giurisprudenza nell'ipotesi in cui sia stata dimostrata l'esigenza di procedere ad una valutazione ulteriore del comportamento e della personalità del lavoratore in relazione all'adempimento della prestazione, in ragione di mutamenti che, medio tempore, abbiamo interessato lo stesso dipendente (ad es. abitudini di vita, condizioni di salute), ovvero l'impresa datoriale (ad.es. riorganizzazione).
Quanto detto si ritiene valido anche qualora lo svolgimento del periodo di prova sia previsto normativamente, al fine di evitare una eventuale diversità di trattamento tra lavoratori.
Cfr.: Cass., sez. lav., 12 settembre 2019, n. 22809. |