Progressione di carriera e posizione soggettiva del lavoratore
08 Novembre 2019
Il lavoratore che partecipi ad una procedura selettiva per la progressione di carriera è titolare di una mera aspettativa?
Nell'ambito delle procedure selettive per la progressione di carriera, la giurisprudenza afferma che, a fronte dell'obbligo contrattuale del datore di procedere ad una valutazione comparativa dei titoli e della capacità professionale dei partecipanti alla selezione, ciascun candidato è titolare di una posizione soggettiva di credito.
Ne consegue che, qualora la parte datoriale sia inadempimente rispetto alla prestazione dovuta (non avendo proceduto correttamente alla suddetta valutazione) il dipendente-creditore sarà legittimato ad esercitare sia l'azione di esatto adempimento, al fine di ottenere la ripetizione delle operazioni, sia quella di risarcimento del danno.
Sebbene infatti la comparazione tra i candidati abbia carattere discrezionale, essa deve essere effettuata nel rispetto degli obblighi di correttezza e buona fede di cui agli artt. 1175 e 1375 c.c., nonché delle regole procedimentali unilateralmente o contrattualmente fissate.
Cfr.: Cass., sez. lav., 22 ottobre 2019, n. 26966.
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