Le Sezioni Unite confermano la difesa del libero foro per l'AdER
20 Novembre 2019
Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione, con la sentenza n. 30008 depositata nella giornata di ieri, hanno confermato la possibilità per l'Ageniza delle Entrate-Riscossione di adottare un'ampia discrezionalità nella scelta del professionista cui farsi assistere. Con qualche eccezione: che la difesa erariale rimanga obbligatoria nei casi di massima rilevanza (ossia con riflessi economici impattanti); che patrocini le cause previste dalla specifica convenzione sottoscritta con l'Agenzia salvo le ipotesi di conflitto o di apposita delibera. La Cassazione, evidenziando come sia impregiudicata la generale facoltà di avvalersi anche di propri dipendenti delegati davanti al tribunale e al giudice di pace, ha concluso la complessa pronuncia enunciando alcuni principi di diritto:
Ai sensi dell'art. 363, comma terzo, c.p.c., impregiudicata la generale facoltà di avvalersi anche di propri dipendenti delegati davanti al tribunale ed al giudice di pace, per la rappresentanza e la difesa in giudizio l'Agenzia delle Entrate-Riscossione si avvale:
Inoltre, continuano le Sezioni Unite, quando la scelta tra il patrocinio dell'Avvocatura erariale e quello di un avvocato del libero discende dalla riconduzione della fattispecie alle ipotesi previste dalla Convenzione tra l'Agenzia e l'Avvocatura o di indisponibilità di questa ad assumere il patrocinio, la costituzione dell'Agenzia a mezzo dell'una o dell'altra postula necessariamente ed implicitamente la sussistenza del relativo presupposto di legge, senza bisogno di allegazione e di prova al riguardo, nemmeno nel giudizio di legittimità.
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