Conclusioni del Consiglio europeo sul Capital Markets Union

La Redazione
09 Dicembre 2019

Il Consiglio dell'Unione europeo, nella sessione del 5 dicembre scorso, ha adottato delle conclusioni sull'approfondimento dell'Unione dei mercati dei capitali.

Il Consiglio dell'Unione europeo, nella sessione del 5 dicembre scorso, ha adottato delle conclusioni sull'approfondimento dell'Unione dei mercati dei capitali.

Con riferimento al piano di azione della Commissione, avviato nel 2015 e finalizzato alla creazione di un'Unione dei mercati dei capitali (Capital Markets Union) il Consiglio “accoglie con favore le importanti misure adottate e in particolare l'ampia gamma di misure legislative messe a punto negli ultimi anni e i progressi compiuti finora”, ed evidenzia come tali misure rappresentano “un primo passo significativo verso l'approfondimento dei mercati dei capitali europei e il superamento della frammentazione del mercato e degli ostacoli strutturali” alla libera circolazione dei capitali.

Restano da adottare altri atti normativi e, a tal punto, il Consiglio ritiene sia necessario definire una tabella di marcia; evidenzia alcuni principi che dovrebbero sostenere i prossimi step della Capital markets unions:

- Si dovrebbe rafforzare ulteriormente l'accesso ai finanziamenti da parte delle imprese europee, in particolare le PMI (comprese le start-up e le scale-up);

- si dovrebbero individuare e rimuovere gli ostacoli al funzionamento efficace di un mercato dei capitali a livello dell'UE, all'aumento dei flussi transfrontalieri di capitali e alla creazione di ampi pool di liquidità;

- si dovrebbero ricercare incentivi e rimuovere gli ostacoli in modo da consentire ai risparmiatori al dettaglio ben informati di investire sui mercati dei capitali, in particolare in prodotti di investimento a lungo termine, mantenendo nel contempo un livello elevato e proporzionato di protezione degli investitori e dei consumatori e norme di vigilanza elevate e convergenti;

- si dovrebbero sfruttare appieno i vantaggi e le opportunità derivanti dal progresso tecnologico e dalla digitalizzazione poiché possono contribuire a mercati dei capitali a livello dell'UE più efficaci, inclusivi e competitivi.

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