Pluralità di contratti a termine e dichiarata illegittimità del primo della serie
09 Dicembre 2019
Qualora siano stati stipulati più contratti a termine, la dichiarata illegittimità del primo negozio come si riflette su quelli successivi? Questi ultimi come incidono sulla configurazione del contenuto del rapporto di lavoro a tempo indeterminato, successivo alla conversione?
In merito al primo punto, la giurisprudenza ha affermato che, nell'ambito di una pluralità di contratti a termine tra i medesimi soggetti, l'mpugnazione del primo negozio della serie e la dichiarazione di illegittimità dello stesso, con la conseguente conversione del rapporto, non vengono incisi dagli ulteriori contratti a tempo determinato successivamente stipulati.
È fatta salva, tuttavia, la prova da parte del datore di una novazione ovvero di una risoluzione, anche tacita, del rapporto. Ne consegue che, accertata con sentenza passata in giudicato la sussistenza tra le parti di un rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, ogni successiva stipulazione medio tempore intervenuta di contratti a termine( nonché l'eventuale contenzioso ad essi afferente) non può incidere sul suddetto accertamento e sulla conversione. Il rapporto di lavoro convertito, si precisa, è parametrato alle condizioni contrattuali del primo dei contratti dichiarati illegittimi, non rilevando invece le statuizioni contrattuali successive, salva la dimostrazione, anche per tale profilo, della novazione ovvero risoluzione del rapporto medesimo.
Cfr.: Cass., sez. VI, 14 novembre 2019, n. 29674; Cass., sez. lav., 9 marzo 2018, n. 5714.
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