Legge di bilancio 2020: ridotta definitivamente la cedolare secca sulle locazioni abitative a canone concordato

Redazione scientifica
10 Gennaio 2020

Il legislatore è intervenuto nuovamente con la legge di bilancio 2020, modificando l'art. 3, comma 2, d.lgs. n. 23/2011, al fine di rendere permanente la riduzione al 10% dell'aliquota agevolata.

Sul supplemento ordinario n. 45 della Gazzetta ufficiale n. 304 del 30 dicembre 2019 è stata pubblicata la legge 27 dicembre 2019, n. 160 recante “Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022”.

Cedolare secca per il canone concordato. Tra le novità, per quanto riguarda locazioni e affitti per l'anno 2020, c'è la proroga della cedolare secca per il canone concordato. Dunque, l'aumento dal 10% al 12,5% dell'aliquota cedolare secca dal 2020 è stato cancellato. Ciò significa che la cedolare secca sarà del 10% per il canone concordato e sarà prorogata per sempre. Per usufruirne, devono sussistere due requisiti, vale a dire che si tratti di locazioni stipulate secondo la formula del canone concordato, e che le unità immobiliari si trovino nei comuni ad alta densità abitativa. Inoltre, è stata confermata la vigenza della regola anche per i cosiddetti comuni calamitati, vale a dire quei comuni che nei 5 anni precedenti l'entrata in vigore della legge, abbiano avuto il riconoscimento dello stato di emergenza dovuto a eventi calamitosi.

Cedolare secca per gli immobili ad uso commerciale. Non sono stati accolti gli emendamenti che prevedevano di estendere anche al 2020 la possibilità di optare per la cedolare secca al 21 per cento da parte dei locatori privati, persone fisiche, che affittano negozi di categoria catastale C/1 e aventi una superficie non superiore a 600 metri quadrati. Pertanto, solo chi ha stipulato un contratto entro la fine dell'anno 2019 non perderà il beneficio. Invero, la cedolare secca resterà applicabile ai soli contratti stipulati entro la mezzanotte del 31 dicembre 2019. Dal primo gennaio 2020, infatti, le locazioni di negozi e botteghe (a prescindere dalle dimensioni in metro quadrati) torneranno ad essere regolate dal consueto regime fiscale, con reddito sottoposto a Irpef, imposta di registro e imposta di bollo.

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