Contestazione disciplinare: diritto al differimento dell'audizione orale
03 Febbraio 2020
La malattia certificata può comportare per il datore l'obbligo di differire l'audizione personale del lavoratore successivamente ad una contestazione disciplinare?
Nell'ambito di un procedimento disciplinare, ove il lavoratore, destinatario della contestazione, eserciti il proprio diritto di difesa chiedendo di essere sentito nei termini di legge, il datore è obbligato alla sua audizione, dovendo il giudice accertare che le modalità di convocazione del dipendente non siano contrarie a buona fede o alla lealtà contrattuale.
Tuttavia, sebbene il lavoratore abbia diritto ad essere sentito oralmente, lo stesso non potrà dirsi rispetto al differimento dell'incontro, ove il datore, a seguito della suddetta richiesta, lo abbia convocato per una certa data. Il dipendente, infatti, non potrà limitarsi ad addurre una mera disagevole o sgradita possibilità di presenziare, considerato che un obbligo di differimento dell'audizione potrebbe sussistere solo ove ciò risponda ad un'esigenza difensiva non altrimenti tutelabile, e la mera allegazione, ancorché certificata, della condizione di malattia non può essere ragione di per sé sola sufficiente a giustificare l'impossibilità del lavoratore di presenziare all'audizione personale richiesta.
Perché possa parlarsi di "esigenza difensiva" nei termini suddetti, è ncessario che il dipendente deduca la natura ostativa dell'infermità all'allontanamento fisico da casa (o dal luogo di cura).
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