Osservazioni Assonime sulle quote di genere nelle società quotate

La Redazione
25 Febbraio 2020

Assonime ha pubblicato, lo scorso 23 dicembre, la Circolare n. 33/2019 “Prime osservazioni sulle nuove norme in materia di quote di genere negli organi sociali delle società quotate”.

Assonime ha pubblicato, lo scorso 23 dicembre, la Circolare n. 33/2019 “Prime osservazioni sulle nuove norme in materia di quote di genere negli organi sociali delle società quotate”.

Il principio della parità di genere nell'accesso agli organi sociali delle società quotate, introdotto dalla legge n. 120/2011, è stato di recente ribadito dal legislatore, intervenuto da una parte con il Decreto Fiscale a prorogare da tre a sei mandati da tre a sei i mandati in cui trovano applicazione le disposizioni in esame, e dall'altro con la Legge di Bilancio, con l'introduzione di una nuova quota per il genere "meno rappresentato" pari a due quinti dell'organo.

Più nel dettaglio, l'art. 58-sexies del Decreto Fiscale (d.l. n. 124/2019, come modificato dalla legge di conversione, l. n. 157/2019) prevede una proroga, da tre a sei i mandati in cui trovano applicazione, per gli organi apicali delle società quotate, le disposizioni in tema di tutela del genere meno rappresentato previste dalla l. n. 120 del 2011; l'art. 1, commi 302-305 della Legge di Bilancio (l. n. 160/2019) ha modificato, invece, gli artt. 147-ter, comma 1-ter, e 148, comma 1-bis, del TUF, disponendo che al genere meno rappresentato, negli organi amministrativi e nei collegi sindacali, deve essere riservata una quota di almeno due quinti dei componenti.

La Circolare Assonime fornisce una prima ricognizione delle criticità poste dai due provvedimenti, e suggerisce alcune modifiche correttive sia a livello legislativo che regolamentare.

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.