La guida delle Entrate al bonus mobili ed elettrodomestici 2020

Redazione scientifica
25 Febbraio 2020

L'Agenzia delle Entrate ha pubblicato la guida al bonus mobili ed elettrodomestici aggiornata: l'agevolazione è stata prorogata dalla recente legge di bilancio (art. 1, comma 175, l. n. 160/2019) anche per gli acquisti che si effettuano nel 2020.

È stata pubblicata la Guida dell'AE sul Bonus mobili ed elettrodomestici, aggiornata al 2020.

Beneficiari. L'Agenzia delle Entrate ricorda che si può usufruire della detrazione IRPEF del 50% per l'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione: l'agevolazione è stata prorogata dalla recente legge di bilancio (art. 1, comma 175, l. n. 160/2019) anche per gli acquisti che si effettuano nel 2020, ma può essere richiesta solo da chi realizza un intervento di ristrutturazione edilizia iniziato non prima del 1° gennaio 2019.
Per gli acquisti effettuati nel 2019, invece, è possibile fruire della detrazione solo se l'intervento di ristrutturazione è iniziato in data non anteriore al 1° gennaio 2018.

Requisiti: ristrutturazione edilizia. Per godere dell'agevolazione è dunque indispensabile realizzare una ristrutturazione edilizia (e usufruire della relativa detrazione), sia su singole unità immobiliari residenziali sia su parti comuni di edifici, sempre residenziali. Quando si effettua un intervento sulle parti condominiali (per esempio, guardiole, appartamento del portiere, lavatoi), i condòmini hanno diritto alla detrazione, ciascuno per la propria quota, solo per i beni acquistati e destinati ad arredare queste parti.

Interventi edilizi necessari:

- manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti. I lavori di manutenzione ordinaria su singoli appartamenti (per esempio, tinteggiatura di pareti e soffitti, sostituzione di pavimenti, sostituzione di infissi esterni, rifacimento di intonaci interni) non danno diritto al bonus;

- ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza;

- restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l'immobile manutenzione ordinaria;

- manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali.

A titolo di esempio, i lavori su singoli appartamenti o parti condominiali che danno diritto al bonus comprendono:

- attività di manutenzione straordinaria: installazione di ascensori e scale di sicurezza, realizzazione dei servizi igienici, sostituzione di infissi esterni con modifica di materiale o tipologia di infisso, rifacimento di scale e rampe, realizzazione di recinzioni, muri di cinta e cancellate, costruzione di scale interne;

- attività di manutenzione straordinaria: installazione di una stufa a pellet o di impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili, installazione o l'integrazione di un impianto di climatizzazione invernale ed estiva a pompa di calore, sostituzione della caldaia;

- ristrutturazione edilizia e restauro: modifica della facciata, realizzazione di una mansarda o di un balcone, trasformazione della soffitta in mansarda o del balcone in veranda, apertura di nuove porte e finestre, adeguamento delle altezze dei solai nel rispetto delle volumetrie esistenti, ripristino dell'aspetto storico-architettonico di un edificio.

Modalità. La detrazione si ottiene indicando le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Redditi persone fisiche).
La detrazione spetta unicamente al contribuente che ne usufruisce per le spese di intervento di recupero del patrimonio edilizio. La Guida spiega che per esempio, se le spese per ristrutturare l'immobile sono state sostenute soltanto da uno dei coniugi e quelle per l'arredo dall'altro, il bonus per l'acquisto di mobili ed elettrodomestici non spetta a nessuno dei due.
Indipendentemente dall'importo delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione, la detrazione del 50% va calcolata su un importo massimo di 10.000 euro, riferito, complessivamente, alle spese sostenute per l'acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. La detrazione deve essere ripartita tra gli aventi diritto in 10 quote annuali di pari importo.

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