Malattia tabellare: presunzione relativa del nesso causale

09 Marzo 2020

Se la malattia del quale il lavoratore afferma di essere affetto è tabellare, deve comunque essere provato il nesso di causalità con la prestazione professionale svolta?Nell'ambito del sistema di assicurazione contro le malattie professionali, la distinzione tra patologie comprese o meno nelle tabelle assume rilievo ai fini della prova del nesso eziologico...

Se la malattia del quale il lavoratore afferma di essere affetto è tabellare, deve comunque essere provato il nesso di causalità con la prestazione professionale svolta?

Nell'ambito del sistema di assicurazione contro le malattie professionali, la distinzione tra patologie comprese o meno nelle tabelle assume rilievo ai fini della prova del nesso eziologico. Laddove, infatti, possa parlarsi di "malattia tabellare" opererà la presunzione di eziologia professionale della patologia sofferta dall'assicurato.

Quest'ultimo, pertanto, sarà tenuto a dimostrare solo di aver svolto la lavorazione indicata in tabella e di essere affetto dalla malattia ivi prevista, non anche l'esistenza del nesso di causalità tra l'uno e l'altra. Si tenga presente che, qualora la patologia, sebbene prevista in tabella, sia ad eziologia plurima o multifattoriale, il dipendente dovrà fornire la prova, in termini di rilevante o ragionevole probabilità scientifica, dell'idoneità dell'esposizione al rischio a causare l'evento morboso.

Si precisa, infine, che la presunzione legale de qua non è assoluta, sicché potrà comunque essere fornita la prova contraria.

Cfr. Cass.; sez. lav., 4 febbraio 2020, n. 2523

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