Diritto alla Naspi e risoluzione consensuale del rapporto di lavoro

10 Marzo 2020

Il legislatore prevede un'ipotesi in cui la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro dia diritto alla Naspi: è il caso di risoluzione consensuale del rapporto di lavoro intervenuta nell'ambito della procedura di cui all'art. 7 l. n. 604/1966, come modificato dall'art. 1, comma 40, l. n. 92/2012...

Il legislatore prevede un'ipotesi in cui la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro dia diritto alla Naspi: è il caso di risoluzione consensuale del rapporto di lavoro intervenuta nell'ambito della procedura di cui all'art. 7 l. n. 604/1966, come modificato dall'art. 1, comma 40, l. n. 92/2012.

Questa fattispecie, tuttavia, ha un carattere eccezionale in quanto l'eventuale risoluzione consensuale si pone quale alternativa al licenziamento per giustificato motivo oggettivo: il legislatore, allora, ha esteso a tale fattispecie il beneficio della Naspi all'evidente scopo che la mancata percezione di tale prestazione avrebbe certamente costituito un ostacolo al raggiungimento dell'accordo sulla risoluzione consensuale, in quanto il lavoratore avrebbe, verosimilmente, preferito il licenziamento che gli avrebbe consentito di fruire dell'indennità di disoccupazione.

Ne consegue che si tratta di un istituto di carattere eccezionale che non può essere certamente esteso a tutte le ipotesi di risoluzione consensuale, cioè a tutti gli accordi raggiunti al di fuori della procedura di cui all'art. 7 l. n. 604/1966, pur se nell'ambito di disposizioni contrattuali che disciplinino l'accordo risolutivo.

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