Il condominio ai tempi del coronavirus: sospesi i distacchi di luce, gas e acqua per cittadini e imprese morosi
17 Marzo 2020
A causa della morosità condominiale, la società di somministrazione del servizio idrico, da tempo, ha avviato la procedura per la sospensione del servizio. A causa dell'emergenza da COVID-19, nel condominio sono state sospese tutte le attività riguardanti le assemblee e, di conseguenza, eventuali decisioni da intraprendere per regolarizzare la morosità e, quindi, possibili soluzioni per evitare il distacco. Ebbene, in questa situazione di emergenza nazionale, esiste una disciplina normativa a tutela dei condomini?
In argomento, giova ricordare che la gestione dell'azienda-Condominio registra, in buona sostanza, somme in uscita e somme in entrata: da un lato, le spese condominiali, ossia gli esborsi che vengono effettuati dall'Amministratore per la manutenzione dei beni comuni e per la prestazione dei servizi essenziali, e, dall'altra, i contributi condominiali, vale a dire gli importi a carico di ciascun partecipante per far fronte a dette spese; dunque, tutti i condomini sono tenuti a partecipare, nella percentuale diversa a seconda dei casi alle spese per la conservazione ed il godimento delle parti comuni. In tema, inoltre, si osserva che il disposto normativo dell'art. 63, comma 3, disp. att. c.c. attribuisce all'Amministratore condominiale - in via di autotutela e senza ricorrere previamente al giudice - il potere di sospendere al condomino moroso l'utilizzazione dei servizi comuni suscettibili di godimento separato, e, dopo la modifica normativa che ha eliminato la previsione «ove il regolamento lo consenta», l'esercizio di tale potere configura un potere-dovere dell'Amministratore condominiale il cui esercizio è legittimo ove la sospensione sia effettuata intervenendo esclusivamente sulle parti comuni dell'impianto, senza incidere sulle parti di proprietà esclusiva del condomino moroso (Trib. Modena 5 giugno 2015). In altro provvedimento, invece, i giudici hanno evidenziato che l'Amministratore di Condominio può chiedere un provvedimento d'urgenza al giudice al fine di ottenere l'autorizzazione alla sospensione dell'erogazione del servizio di fornitura dell'acqua nei confronti dei condomini morosi, in virtù di quanto sancito dall'art. 63 disp. att. c.c., potendo tale sospensione dell'afflusso dell'acqua riguardare le sole unità immobiliari dei condomini morosi (Trib. Brescia 27 gennaio 2014). Premesso quanto innanzi esposto, alla luce dei poteri riconosciuti all'Amministratore e, in particolare, alla situazione di urgenza indicata dall'utente, si precisa che proprio a causa dell'emergenza nazionale da COVID-19, l'ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), attraverso un proprio comunicato stampa del 12 marzo 2020, ha deciso di bloccare i distacchi per morosità per elettricità, gas e acqua. Nel dettaglio, tutti i distacchi per morosità per l'elettricità di clienti in bassa tensione e, per il gas, tutti quelli con consumo non superiore a 200.000 Smc/anno. Per il settore idrico, la sospensione interessa tutte le utenze domestiche e non domestiche e dunque anche i servizi fruiti da condomìni. Nel proprio comunicato, l'Autorità ha evidenziato che “Tutte le eventuali procedure di sospensione delle forniture di energia elettrica, gas e acqua per morosità - di famiglie e piccole imprese - vengono rimandate dal 10 marzo scorso e fino al 3 aprile 2020. Viene inoltre istituito un conto presso la Cassa per i servizi energetici e ambientali, con disponibilità fino a 1 miliardo, per garantire la sostenibilità degli attuali e futuri interventi regolatori a favore di consumatori e utenti”. Pertanto, secondo le nuove disposizioni, dovranno quindi essere interamente rialimentate le forniture di energia elettrica, gas e acqua eventualmente sospese (o limitate/disattivate) dal 10 marzo 2020. Dal 3 aprile il fornitore interessato a disalimentare/ridurre la fornitura del cliente moroso è tenuto a riavviare la relativa procedura di sospensione e procedere nuovamente alla sua costituzione in mora. Ad ogni modo, secondo l'ARERA, resta comunque salva la facoltà per l'Autorità di intervenire con ulteriori provvedimenti, anche d'urgenza, al fine di affinare o integrare le misure elencate, o di introdurne di nuove a tutela di ulteriori esigenze che dovessero emergere nel corso degli approfondimenti in corso sull'impatto nei settori di propria competenza delle misure governative di contenimento dell'epidemia da COVID-19. In conclusione, in risposta al quesito in esame, attualmente sono bloccati i distacchi delle forniture: tutte le eventuali procedure di sospensione delle forniture di energia elettrica, gas e acqua per morosità – di famiglie e piccole imprese – vengono rimandate dal 10 marzo scorso e fino al 3 aprile 2020. |