Decreto Cura Italia: il commento di Assonime sulle norme in materia societaria

Assonime fornisce un primo commento, datato 18 marzo, alle disposizioni in materia di svolgimento delle assemblee societarie contenute nel decreto Cura Italia (d.l. n. 18/2020): l'art. 106, nell'ambito delle misure urgenti per far fronte all'emergenza Covid-19, al fine di ovviare alle restrizioni di movimento e delle attività che comportano la presenza di più persone nello stesso luogo, adottate con il precedente d.p.c.m. 9 marzo 2020, interviene sul doppio fronte di un termine più ampio (180 giorni dalla chiusura dell'esercizio, invece dei canonici 120 giorni) per lo svolgimento dell'assemblea annuale di bilancio, e di modalità di intervento in assemblea e di esercizio del diritto di voto anche senza la presenza fisica di tutti i partecipanti.

Assonime ritiene positive tali norme, in via generale, e fornisce alcune osservazioni interpretative sui singoli aspetti interessati dalle novità legislative: dai termini di svolgimento delle assemblee di approvazione di bilanci alle modalità di intervento e di esercizio del voto a distanza, distinguendo in questo secondo ambito tra: società di capitali, società cooperative e mutue assicuratrici (art. 106, comma 2); società quotate (art. 106, commi 2 e 4), individuando in questo caso il rappresentante designato quale soggetto fondamentale; banche popolari, banche di credito cooperativo (art. 106, comma 6) e s.r.l. (art. 106, comma 3).

Si sottolinea, infine, che le modalità di partecipazione a distanza fin qui esaminate, devono ritenersi applicabili non soltanto alle assemblee ma anche alle riunioni degli altri organi sociali: anche le riunioni dei consigli di amministrazione, dei comitati consiliari e dei collegi sindacali possono svolgersi da remoto, secondo le modalità indicate nella Massima n. 187 del Consiglio Notarile di Milano (su cui si veda: Bava, Intervento in assemblea di tutti i partecipanti mediante mezzi di telecomunicazione, in questo portale).