Moratoria dei prestiti alle PMI nel Decreto Cura Italia: le indicazioni dell’ABI

L'ABI ha pubblicato, in data 24 marzo, una Circolare con cui fornisce alcune indicazioni in merito alle misure a sostegno della liquidità delle imprese adottate dal Governo con il d.l. Cura Italia (d.l. n. 18/2020), per fronteggiare le ripercussioni economiche dell'emergenza Covid-19.

In particolare, l'Abi si è concentrata sulla moratoria straordinaria dei prestiti e delle linee di credito concesse da Banche e intermediari finanziari a micro, piccole e medie imprese (art. 56) e sul Fondo di Garanzia per le PMI (art. 49).

Quanto al primo aspetto, richiamando anche le Faq pubblicate dal Ministero dell'Economia e delle Finanze in data 22 marzo 2020 (su cui si veda la news, in questo portale), opera un meccanismo di proroga automatica al 30 settembre per il rimborso dei prestiti non rateali che scadono prima di tale data, senza formalità, così come gli elementi accessori al contratto di finanziamento.

Per ottenere la moratoria, i soggetti beneficiari, che abbiano esposizioni debitorie nei confronti di banche e intermediari, sono tenuti a inviare una richiesta, con autocertificazione di aver subito carenze di liquidità di natura temporanea, in conseguenza della diffusione del Coronavirus ed eventualmente delle misure di lockdown adottate dal Governo. A tal fine, le PMI devono essere in bonis: le posizioni debitorie non devono essere classificate come esposizioni deteriorate e non vi dovranno essere rate insolute, anche parzialmente, da più di 90 giorni.

L'ABI esamina anche l'art. 49, che prevede nuovi interventi del Fondo di garanzia per le PMI, con un incremento di 1,5 miliardi di euro.