Emergenza epidemiologica, dalla Corte costituzionale niente più rinvii delle udienze pubbliche

Redazione Scientifica
24 Aprile 2020

Con apposito decreto del 20 aprile, la Presidente della Corte costituzionale stabilisce alcune misure per lo svolgimento delle attività fino al 30 giugno 2020, durante l'emergenza epidemiologica da COVID-19.

Tra le misure adottate sono previste la deliberazione allo stato degli atti delle questioni fissate per le udienze pubbliche o, su richiesta di parte, previa discussione orale da remoto e modalità telematiche anche per le deliberazioni in Camera di consiglio e per le altre riunioni dei giudici.

Lavori della Corte. In particolare, la partecipazione dei giudici alle Camere di consiglio e alle udienze pubbliche può avvenire anche mediante collegamenti da remoto e il luogo da cui essi si collegano è considerato Camera di consiglio o aula di udienza a tutti gli effetti di legge.
Per quanto riguarda le cause fissate per la discussione in udienza pubblica, il decreto precisa i termini entro i quali può essere chiesta la discussione da remoto o possono essere depositate brevi note aggiuntive. Tali modalità non si applicano ai casi di eccezionale gravità e urgenza.
Si conferma la possibilità di trasmettere gli atti a mezzo PEC.
Tutte le comunicazioni sull'organizzazione dell'attività della Consulta durante l'emergenza epidemiologica saranno pubblicate in tempo reale sul sito online.

*Fonte: www.dirittoegiustizia.it

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