Avvio della fase B: accelerazione dei procedimenti finalizzati alla distribuzione di liquidità ai creditori
08 Maggio 2020
Linee Guida di Comportamento
In un contesto in cui ciascun comparto della società civile e, in definitiva, ciascuno di noi si interroga su quale sia il proprio ruolo specifico nella c.d. fase B, quella che cioè dovrebbe traghettarci verso la ritrovata normalità in un tempo auspicabilmente breve, la Sezione Fallimentare del Tribunale di Milano, in data 15 aprile 2020, ha diramato una Circolare contenente “Linee Guida di Comportamento”* per la gestione delle attività giudiziarie che la riguardano, sino al 30 giugno 2020.
Tale Circolare integra e specifica le disposizioni della normativa emergenziale emanata dal Governo italiano da ultimo con il D.L. 8 aprile 2020, n. 23 (con il quale è stato prorogato sino all'11 maggio 2020 il regime di generale sospensione del decorso dei termini per il compimento di qualsiasi atto dei procedimenti civili e penali) e del provvedimento n. 56/2020 del Presidente del Tribunale di Milano (che declina la norma generale, chiarendo che le modalità individuate per il funzionamento del sistema giudiziario andranno verificate in relazione al quadro epidemiologico sino al 30 giugno 2020 e comunque con un accesso assai ridotto del personale amministrativo).
Condivisibili obiettivi dell'iniziativa assunta sono:
Nel solco della normativa diramata a livello nazionale e in applicazione delle prerogative riservate ai singoli uffici giudiziari, la Sezione fallimentare ha quindi:
Qui in calce per praticità uno schema sintetico del trattamento riservato ai singoli adempimenti
Come sopra accennato, il provvedimento adottato (in linea con analoghi provvedimenti assunti dai Tribunali, fa emergere particolare sensibilità ed attenzione in relazione alla necessità di velocizzare ogni processo finalizzato alla rapida distribuzione di liquidità ai creditori delle procedure.
È su questi aspetti che si ritiene, dunque, utile offrire un quadro schematico delle nuove modalità procedimentali, che consentiranno alle procedure concorsuali di iniettare liquidità nel sistema: è forse auspicabile che, una volta “rodate e affinate”, simili direttive possano essere di ispirazione per l'adozione anche in futuro (usciti dalla fase emergenziale) di meccanismi più snelli ed efficienti per la gestione amministrativa delle procedure concorsuali.
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