Infortuni di terzi sul luogo di lavoro

11 Maggio 2020

Entro quali limiti il datore può dirsi responsabile anche qualora l'incidente sul luogo di lavoro non abbia interessato un dipendente?Il datore è titolare di una posizione di garanzia rispetto alla sicurezza sul luogo di lavoro non solo a tutela dei lavoratori subordinati, o dei soggetti a questi equiparati, ma anche di coloro che possano comunque trovarsi nell'area di svolgimento dell'attività...

Entro quali limiti il datore può dirsi responsabile anche qualora l'incidente sul luogo di lavoro non abbia interessato un dipendente?

Il datore è titolare di una posizione di garanzia rispetto alla sicurezza sul luogo di lavoro non solo a tutela dei lavoratori subordinati, o dei soggetti a questi equiparati, ma anche di coloro che possano comunque trovarsi nell'area di svolgimento dell'attività.

Beneficia della tutela, infatti, anche il terzo estraneo all'organizzazione, sicché dell'infortunio che sia occorso a quest'ultimo risponde il garante della sicurezza, sempre che l'incidente rientri nell'area di rischio definita dalla regola cautelare violata.

La posizione di garanzia copre anche gli eventi lesivi riconducibili ad eventuali negligenze, imprudenze e disattenzioni dei lavoratori subordinati o di terzi, non potendo essere invocata, quale causa di esenzione dalla colpa, l'errore sulla legittima aspettativa in ordine all'assenza di condotte imprudenti, negligenti o imperite da parte dei suddetti soggetti.

In applicazione dell'art. 41 c.p., tuttavia, l'interruzione del nesso causale è ravvisabile qualora il terzo leso abbia posto in essere una condotta del tutto abnorme ed eccezionale, ossia un comportamento che, per la sua stranezza e imprevedibilità, si ponga al di fuori di ogni possibilità di controllo da parte dei preposti all'applicazione delle misure di prevenzione contro gli infortuni sul lavoro.

Cfr.: Cass. pen., sez. IV, 5 marzo 2020, n. 12180.

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