Decreto "Cura Italia": segnalazioni alla Centrale dei rischi

Fabio Fiorucci
22 Maggio 2020

Il Decreto Legge 17 marzo 2020, n. 18 recante “Misure di potenziamento del servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19” all'art. 56 prevede che le imprese...

Il Decreto Legge 17 marzo 2020, n. 18 (c.d. Cura Italia), recante “Misure di potenziamento del servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19” all'art. 56 prevede che le imprese, come definite al comma 5 – in relazione alle esposizioni debitorie nei confronti di banche, di intermediari finanziari previsti dall'art. 106 TUB e degli altri soggetti abilitati alla concessione di credito in Italia – possono avvalersi dietro comunicazione di alcune misure di sostegno finanziario (irrevocabilità e proroga della scadenza dei finanziamenti non rateali; sospensione dei pagamenti delle rate dei mutui).

La Banca d'Italia ha fornito agli intermediari indicazioni in merito alle segnalazioni alla Centrale dei rischi a seguito delle previsioni del predette.

In particolare, gli intermediari non devono segnalare:

1) sconfinamenti relativi a finanziamenti accordati a imprese beneficiarie delle misure di cui all'art. 56, comma 2, lett. a) e b) del D.L. (tali misure prevedono l'irrevocabilità e la proroga della scadenza dei finanziamenti non rateali);

2) rate scadute - in quanto sospese - nel caso di finanziamenti accordati a imprese beneficiarie della misura di cui all'art. 56, comma 2, lett. c) (questa disposizione prevede la sospensione del pagamento delle rate di mutui e di altri finanziamenti a rimborso rateale).

Infine, chi ha beneficiato della sospensione del rimborso del finanziamento non potrà essere classificato a sofferenza dal momento in cui il beneficio è stato accordato.

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