Lavoratori dipendenti disabili ed assegnazione a modalità di lavoro agile (smart working)

Sabrina Apa
04 Giugno 2020

Nella attuale situazione di emergenza sanitaria il lavoro da casa è raccomandato o imposto dalla normativa recente.In particolare, per quanto concerne i lavoratori dipendenti disabili, l'art. 39 del d.l. n. 18 del 2020, dispone che: "..Fino alla data del 30 aprile 2020, i lavoratori dipendenti disabili nelle condizioni di cui all'articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104 o che abbiano...

Nella attuale situazione di emergenza sanitaria il lavoro da casa è raccomandato o imposto dalla normativa recente.

In particolare, per quanto concerne i lavoratori dipendenti disabili, l'art. 39 del d.l. n. 18 del 2020, dispone che: "..Fino alla data del 30 aprile 2020, i lavoratori dipendenti disabili nelle condizioni di cui all'articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104 o che abbiano nel proprio nucleo familiare una persona con disabilità nelle condizioni di cui all'articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, hanno diritto a svolgere la prestazione di lavoro in modalità agile ai sensi dagli articoli da 18 a 23 della legge 22 maggio 2017, n. 81, a condizione che tale modalità sia compatibile con le caratteristiche della prestazione. Ai lavoratori del settore privato affetti da gravi e comprovate patologie con ridotta capacità lavorativa è riconosciuta la priorità nell'accoglimento delle istanze di svolgimento delle prestazioni lavorative in modalità agile ai sensi degli articoli da 18 a 23 della legge 22 maggio 2017, n. 81”.

Nel caso di specie, il giudice ha ritenuto che la lavoratrice, invalida al 60%, convivente con figlia con handicap grave, avesse diritto, ai sensi dell'

art. 39, del d.l. n. 18 del 2020

ad accedere allo smart working disciplinato dagli

articoli da 18

a

23 della l. n. 81 del 2017

).

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