Prorogate al 30 novembre 2020 le misure di accesso ai servizi in Cassazione

Redazione Scientifica
02 Ottobre 2020

Con provvedimento n. 2278/20 del 29 settembre, il Primo Presidente della Corte di Cassazione ha disposto la proroga, fino al 30 novembre 2020, delle misure volte a regolamentare l'accesso ai servizi, adottate in relazione all'emergenza sanitaria da COVID-19.

Considerato l'aumento dei casi diagnosticati di COVID-19 nelle ultime settimane, quale indice di una situazione epidemiologica non ancora risolta, il Primo Presidente della Corte di Cassazione ha disposto la proroga, fino al 30 novembre 2020, delle misure organizzative volte alla regolamentazione dell'accesso ai servizi presso la Corte adottate finora.

In particolare, il provvedimento n. 2278/20 del 29 settembre prevede:
- per il settore civile, la fascia oraria di erogazione del servizio della cancelleria centrale civile è dalle ore 9.00 alle ore 13.00. In attesa dell'avvio del processo telematico civile in Cassazione, previsto per gennaio 2021, resta attivo il servizio di prenotazione tramite U-FIRST per il deposito di ricorsi e controricorsi. Per quanto riguarda gli uffici di cancelleria delle sezioni civili, la fascia oraria di erogazione del servizio è dalle 9.00 alle 13.30 e, a partire dal 12 ottobre, sarà dalle ore 9.00 alle ore 14.00;
- per il settore penale, la fascia oraria di erogazione del servizio degli uffici di cancelleria delle sezioni penali è dalle ore 9.00 alle ore 13.30 e, a partire dal 12 ottobre 2020, sarà dalle ore 9.00 alle ore 14.00;
- per l'u.r.p. centrale, la fascia oraria di erogazione del servizio è dalle 9.00 alle 13.30 e, a partire dal 12 ottobre 2020, sarà dalle ore 9.00 alle ore 14.00.

Tra le misure è prevista anche la costituzione di appositi presidi sia per il settore civile che per quello penale nella giornata del sabato, destinanti esclusivamente per il compimento di atti urgenti e delle emergenze. I presidi saranno aperti al pubblico dalle ore 9.00 alle ore 13.00.
Per il deposito degli atti è stato predisposto un sistema di prenotazione tramite ticket, forniti all'ingresso della Corte e fino ad un massimo di 40 per limitare il rischio di assembramenti.

*Fonte: dirittoegiustizia.it

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