Niente seconda rata IMU per imprese turistiche, fieristiche e dello spettacolo

La Redazione
21 Ottobre 2020

Al fine di agevolare le imprese turistiche, fieristiche e dello spettacolo in forte crisi, con decorrenza dal 14 ottobre 2020, è abrogato il versamento della seconda rata IMU, in scadenza il 16 dicembre prossimo (art. 78 D.L. n. 104/2020 conv. in L. 126/2020).

L'art. 78 D.L. n. 104/2020 conv. in L. n. 126/2020, al fine di agevolare le imprese turistiche, fieristiche e dello spettacolo che stanno subendo profondamente la crisi ha abrogato, con decorrenza dal 14 ottobre 2020, il versamento della seconda rata IMU, in scadenza il 16 dicembre prossimo.

Nello specifico la norma ha soppresso il versamento dovuto per immobili adibiti a stabilimenti balneari marittimi, lacuali e fluviali, nonché per immobili degli stabilimenti termali; alberghi (categoria catastale D/2) e relative pertinenze, per immobili degli agriturismi, dei villaggi turistici, degli ostelli della gioventù, dei rifugi di montagna, delle colonie marine e montane, degli affittacamere per brevi soggiorni, delle case e appartamenti per vacanze, dei bed and breakfast, dei residence e campeggi, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate; immobili rientranti nella categoria catastale D (fra cui alberghi e teatri) in uso da parte di imprese esercenti attività di allestimenti di strutture espositive nell'ambito di eventi fieristici o manifestazioni; immobili rientranti nella categoria catastale D/3 (tra cui teatri e cinema) destinati a spettacoli cinematografici, teatri e sale per concerti e spettacoli, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate. Per questi immobili, è soppresso il versamento dell'IMU anche in relazione agli anni 2021 e 2022; immobili destinati a discoteche, sale da ballo e simili, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate.

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