Il settore giustizia alla luce del decreto Ristori

La Redazione
28 Ottobre 2020

Il decreto Ristori, approvato il 27 ottobre 2020 dal Consiglio dei Ministri, prevede specifiche misure per il settore giustizia e, in particolare, per l'utilizzo di collegamenti da remoto per l'espletamento di specifiche attività legate alle indagini preliminari e alle udienze in generale. Non solo, il decreto prevede anche misure per la semplificazione del deposito di atti, documenti e istanze.

Sono stati numerosi gli appelli giunti da ogni fronte negli scorsi giorni per un'organizzazione univoca della giustizia durante questa ulteriore fase di emergenza sanitaria da COVID-19. Ebbene, con l'approvazione del decreto Ristori giunta nella giornata di ieri, 27 ottobre 2020, il Governo ha previsto nuove misure che riguardano tutto il settore giustizia.


In attesta della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, ecco le principali novità che il decreto potrebbe contenere:

  • Per quanto riguarda le udienze civili, il giudice potrà disporre che vengano sostituite dal deposito telematico di note scritte nel caso in cui tutte le parti che avrebbero diritto a partecipare all'udienza vi rinuncino espressamente con comunicazione, depositata almeno 15 giorni prima dell'udienza, nella quale dichiarino di essere a conoscenza delle norme processuali che prevedono la partecipazione all'udienza, di aver aderito liberamente alla possibilità di rinunciare alla partecipazione all'udienza, di confermare le conclusioni rassegnate nel ricorso.
  • Per ciò che concerne il processo tributario, si definisce che fino alla cessazione degli effetti della dichiarazione dello stato di emergenza nazionale da Covid-19, lo svolgimento delle udienze pubbliche e camerali e delle camere di consiglio con collegamento da remoto è autorizzato, secondo la rispettiva competenza, con decreto motivato del presidente della Commissione tributaria provinciale o regionale da comunicarsi almeno cinque giorni prima della data fissata per un'udienza pubblica o una camera di consiglio. In alternativa alla discussione con collegamento da remoto, le controversie fissate per la trattazione in udienza pubblica, passano in decisione sulla base degli atti, salvo che almeno una delle parti non insista per la discussione, con apposita istanza da notificare alle altre parti costituite e da depositare almeno due giorni liberi anteriori alla data fissata per la trattazione.

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