Udienze a distanza, le indicazioni fornite dal MEF
17 Novembre 2020
Dal Ministero dell'Economia e Finanze arrivano le linee guida per accedere al processo tributario da remoto.
L'udienza a distanza, come disciplinato dall'art. 16, comma 4 del D.L. n. 119/2018 convertito dalla legge n. 136/2018 e dall'art. 27 del D.L. n. 137/2020, consiste nello svolgimento dell'udienza processuale da remoto mediante l'utilizzo di una connessione internet e di una piattaforma software. Il documento, dunque, fornisce le indicazioni tecnico-operative e di sicurezza previste dall'art. 5 del decreto del Direttore Generale delle Finanze del Ministero dell'economia e delle finanze n. RR 46 dell'11 novembre 2020, e sottolinea che per partecipare non è necessario essere in possesso dell'applicazione ma è sufficiente avere un dispositivo compatibile con la versione di Skype Web App, per i sistemi operativi Windows, oppure l'App Skype for Business per tutti gli altri casi, entrambe gratuite. Occorre poi dotarsi di una webcam e di un apparato audio oltre che di una connessione di rete sufficientemente potente (sul punto: ampiezza di banda dedicata di almeno 0,5 megabit/secondo in upload e di almeno 1,3 megabit/secondo in download). Le parti costituite ed eventuali difensori o loro delegati riceveranno, in preparazione all'udienza, una prima Pec con la comunicazione della data di trattazione del ricorso/appello nella modalità di udienza a distanza e, successivamente, una seconda Pec che conterrà l'ora prefissata per la discussione e il collegamento all'evento.
Si specifica, inoltre, che l'accesso può avvenire solamente dopo aver ricevuto la Pec con il collegamento da parte del segretario della Commissione tributaria competente per la controversia. È proprio quest'ultimo, infatti, il soggetto preposto a gestire l'avvio dell'udienza, così come a verificare la presenza delle parti processuali in videoconferenza.
Sarà poi possibile, previo consenso del Presidente, presentare documenti o atti tramite lo strumento di condivisione schermo. |