Il Governo licenzia il decreto Ristori ter: stanziati 1,95 miliardi per le attività colpite dalle misure anti-COVID

La Redazione
23 Novembre 2020

Con la riunione n. 78 del 20 novembre 2020, il Governo ha approvato il c.d. decreto Ristori ter che introduce misure finanziare urgenti connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19. Durante la medesima seduta è stata anche approvata la Relazione al Parlamento sugli obiettivi di finanza pubblica.

Durante la riunione n. 78 dello scorso 20 novembre 2020, il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto-legge che introduce misure finanziare urgenti connesse all'emergenze epidemiologica da COVID-19, c.d. decreto Ristori-ter.

Di seguito le principali novità contenute nel decreto:


- stanziamento di 1,95 miliardi di euro per l'anno 2020, destinati al ristoro delle attività economiche interessate, direttamente o indirettamente, dalle misure disposte a tutela della salute, al sostegno dei lavoratori in esse impiegata;
- incremento di 1,45 miliardi di euro per il 2020 della dotazione del fondo previsto dal decreto Ristori-bis per compensare le attività economiche che operano nelle Regioni che passano a una fascia di rischio più alta;
- istituzione di un fondo con una dotazione di 400 milioni di euro per i Comuni, ai fini dell'adozione di misure urgenti di solidarietà alimentare;
- aumento di 100 milioni di euro per il 2020 della dotazione finanziaria del Fondo per le emergenze nazionali, allo scopo di provvedere all'acquisto e alla distribuzione di farmaci per la cura dei pazienti affetti da COVID-19.

Sempre durante la medesima riunione, il Governo ha anche approvato la Relazione al Parlamento sugli obiettivi di finanza pubblica, redatta ai sensi dell'art. 6 L. n. 243/2012, da presentare alle Camere, ai fini dell'autorizzazione dell'aggiornamento del piano di rientro verso l'obiettivo di medio termine (OMT).


In particolare, si richiede, per l'anno 2020, l'autorizzazione al ricorso all'indebitamento di 8 miliardi di euro in termini di indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche e di fabbisogno e di 5 miliardi di euro per il saldo netto da finanziare del bilancio dello Stato, in termini di competenza e in termini di cassa.

Fonte: Diritto e Giustizia

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.