Fallimenti d'impresa in epoca Covid: nota BankItalia

La Redazione
29 Gennaio 2021

Banca d'Italia ha pubblicato, in data 27 gennaio, la nota “Fallimenti d'impresa in epoca Covid”, che propone alcune riflessioni e previsioni sull'impatto che la situazione di emergenza sta avendo sulle imprese italiane.

Banca d'Italia ha pubblicato, in data 27 gennaio, la nota “Fallimenti d'impresa in epoca Covid”, che propone alcune riflessioni e previsioni sull'impatto che la situazione di emergenza sta avendo sulle imprese italiane.

“Sin dall'inizio della crisi economica determinata dalla pandemia”, si legge nell'introduzione, “si è diffuso il timore che essa avrebbe determinato un'ondata di fallimenti e di chiusure”.

È vero che nel 2020 il numero di fallimenti è calato di circa un terzo rispetto al 2019 (in totale sono stati circa 3700) ma ciò è dovuto anche alle misure messe in atto dal Governo, per far fronte all'emergenza - innanzitutto la moratoria sui fallimenti, in vigore dal 9 marzo al 30 giugno, e poi anche le misure di sostegno economico. Venuto meno l'effetto di tali misure contingenti, e considerando la flessione del PIL (si prevede un calo del 9% per il 2020 e una ripresa più lenta di quella preventivata), in base alle stime dell'elasticità dei fallimenti al ciclo economico, e ipotizzando che quelli «mancanti» del 2020 riemergeranno nei prossimi mesi, il numero dei fallimenti potrebbe aumentare di circa 6.500 casi entro il 2022, di cui una parte preponderante già nel 2021.

La crescita economica prevista per il 2021 e 2022 compenserà questo aumento dei fallimenti per quasi un quinto.

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