Giusta causa di licenziamento e adempimento dell'obbligo di isolamento fiduciario al rientro dalle ferie all'estero

05 Febbraio 2021

Secondo il consolidato orientamento di legittimità, la giusta causa si configura quale lesione grave e irreparabile dell'elemento fiduciario, che sta alla base del rapporto di lavoro, costituendo presupposto fondamentale della collaborazione tra datore di lavoro e lavoratore...

Secondo il consolidato orientamento di legittimità, la giusta causa si configura quale lesione grave e irreparabile dell'elemento fiduciario, che sta alla base del rapporto di lavoro, costituendo presupposto fondamentale della collaborazione tra datore di lavoro e lavoratore; ne deriva la necessità di accertare se la condotta addebitata sia in grado di ingenerare il legittimo dubbio circa la futura correttezza degli adempimenti da parte del prestatore. A tal fine occorre valutare il comportamento del prestatore non solo nel suo contenuto oggettivo, ma anche nella sua portata soggettiva.

Nel caso in esame, il giudice ha accertato la sussistenza di una giusta causa di licenziamento osservando che la condotta della dipendente, consistita nel porsi colpevolmente nella necessità di rimanere assente dal lavoro per 14 giorni, seppur dovuta alla necessità di adempiere l'obbligo pubblicistico di isolamento fiduciario al termine del periodo feriale trascorso all'estero, non può considerarsi giustificata. Sotto il profilo oggettivo, assume rilievo la durata dell'assenza e le conseguenti disfunzioni verosimilmente derivate in pregiudizio dell'organizzazione dell'attività produttiva esercitata dal datore di lavoro; in ordine al profilo soggettivo, è stata considerata la noncuranza che la dipendente ha manifestato nei confronti delle esigenze dell'azienda cui ha anteposto i propri interessi personali.

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