UIF: rischio di fenomeni di criminalità finanziaria connessi all'emergenza da Covid-19

La Redazione
15 Febbraio 2021

L'UIF, con comunicazione dell'11 febbraio 2021, mette in guardia dal rischio di fenomeni di criminalità finanziaria connessi con l'emergenza da Covid-19: il prolungarsi dell'emergenza, e l'acuirsi della crisi, hanno inciso negativamente sulla liquidità di imprese e famiglie, accentuando le tensioni finanziarie e la debolezza del tessuto economico.

L'UIF, con comunicazione dell'11 febbraio 2021, mette in guardia dal rischio di fenomeni di criminalità finanziaria connessi con l'emergenza da Covid-19: il prolungarsi dell'emergenza, e l'acuirsi della crisi, hanno inciso negativamente sulla liquidità di imprese e famiglie, accentuando le tensioni finanziarie e la debolezza del tessuto economico.

Già in una precedente Comunicazione (16 aprile 2020) l'UIF4richiamava l'attenzione su alcuni fattori di rischio ed elementi sintomatici di possibili operatività illecite, cui si forniscono ora aggiornamenti e integrazioni.

In primo luogo, tra le misure attuate dal Governo per contenere gli effetti della crisi ve ne sono alcune che prevedono detrazioni fiscali e la cessione dei relativi crediti di imposta: in relazione a tali crediti vanno considerati i rischi connessi con: i) l'eventuale natura fittizia dei crediti stessi; ii) la presenza di cessionari dei crediti che pagano il prezzo della cessione con capitali di possibile origine illecita; iii) lo svolgimento di abusiva attività finanziaria da parte di soggetti privi delle prescritte autorizzazioni.

L'UIF evidenzia come gli organi deputati debbano costantemente monitorare l'operatività dei richiedenti l'accesso ai contributi a fondo perduto, ai finanziamenti assistiti da garanzia pubblica e, in generale, a tutte le altre agevolazioni disciplinate da provvedimenti legislativi.

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