Riserva di legge statale e obbligatorietà della vaccinazione antinfluenzale al personale sanitario

26 Febbraio 2021

Come evidenziato dalla Corte costituzionale, “L'introduzione dell'obbligatorietà per alcune vaccinazioni chiama in causa prevalentemente i principi fondamentali in materia di «tutela della salute», pure attribuiti alla potestà legislativa dello Stato ai sensi dell'art.117, terzo comma, Cost.…

Come evidenziato dalla Corte costituzionale, “L'introduzione dell'obbligatorietà per alcune vaccinazioni chiama in causa prevalentemente i principi fondamentali in materia di «tutela della salute», pure attribuiti alla potestà legislativa dello Stato ai sensi dell'art.117, comma 3, Cost. […] Pertanto, in questo ambito, ragioni logiche, prima che giuridiche, rendono necessario un intervento del legislatore statale e le Regioni sono vincolate a rispettare ogni previsione contenuta nella normativa statale, incluse quelle che, sebbene a contenuto specifico e dettagliato, per la finalità perseguita si pongono in rapporto di coessenzialità e necessaria integrazione con i principi di settore”.

Nel caso in esame, con decreto regionale era stato introdotto l'obbligo della vaccinazione antinfluenzale per il personale sanitario, con la conseguenza che la mancata vaccinazione, non giustificabile da ragioni di tipo medico, avrebbe comportato l'inidoneità temporanea, per tutto il periodo della campagna antinfluenzale, allo svolgimento della mansione lavorativa. Il giudice, rilevando che l'introduzione dell'obbligo del vaccino non sembra rientrare nella competenza regionale, accoglie il ricorso disponendo la disapplicazione del decreto regionale e degli atti conseguenziali.

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