Focus Bankitalia sul calendar provisioning e sulla classificazione della clientela da parte delle banche

Fabio Fiorucci
03 Marzo 2021

Lo scorso 10 febbraio il Governatore della Banca d'Italia Visco ha illustrato, davanti alla Commissione Parlamentare di inchiesta sul sistema bancario e finanziario, lo ‘stato dell'arte' e le prospettive future dei crediti deteriorati (non-performing loans, NPL), ossia crediti scaduti, inadempienze probabili e sofferenze, che notoriamente costituiscono il principale rischio che le banche devono fronteggiare.

Lo scorso 10 febbraio il Governatore della Banca d'Italia Visco ha illustrato, davanti alla Commissione Parlamentare di inchiesta sul sistema bancario e finanziario, lo ‘stato dell'arte' e le prospettive future dei crediti deteriorati (non-performing loans, NPL), ossia crediti scaduti, inadempienze probabili e sofferenze, che notoriamente costituiscono il principale rischio che le banche devono fronteggiare.

Su due aspetti, in particolare, si è concentrata l'attenzione del Governatore: l'applicazione di un approccio “di calendario” alle svalutazioni sugli NPL e la nuova definizione di default prudenziale. Tale impianto normativo e regolamentare è finalizzato: a) ad assicurare la sana e prudente gestione degli intermediari, a protezione dei depositanti, degli obbligazionisti e degli azionisti; b) a favorire una corretta allocazione del risparmio, evitando di immobilizzare risorse in progetti con scarse probabilità di successo e incentivando gli intermediari a finanziare quelle attività che possono maggiormente contribuire alla sviluppo equilibrato dell'economia e al benessere della collettività.

Il meccanismo di calendario prevede la svalutazione integrale dei crediti deteriorati secondo scadenze prestabilite. Esso mira ad assicurare che gli NPL non si accumulino nei bilanci bancari senza adeguate rettifiche di valore.

La nuova disciplina di default introduce criteri per la classificazione a default a fini prudenziali (e quindi per il conseguente calcolo dei requisiti patrimoniali) relativamente più stringenti rispetto a quella previgente nel nostro paese (si veda, sul punto, il precedente contributo, in questo portale). Le nuove regole non comportano modifiche sostanziali nelle segnalazioni alla Centrale dei Rischi.

Nell'ambito dell'audizione, è altresì emerso che le operazioni di cartolarizzazione di posizioni in sofferenza assistite dalla garanzia pubblica sui titoli di classe senior (Garanzia Cartolarizzazione Sofferenze, GACS) sono state un valido strumento a supporto della cessione di crediti deteriorati.

Menzione a parte, infine, merita il rilievo relativo agli effetti virtuosi che arrecherebbe lo snellimento dei tempi di recupero dei crediti deteriorati (escussione giudiziale e estragiudiziale delle garanzie; meccanismi di gestione delle crisi d'impresa). I ritardi della giustizia civile continuano a essere, infatti, la principale causa delle difficoltà nella riduzione degli NPL nel nostro paese: le stime indicano che, a parità di altre condizioni, una riduzione da 5 a 2 anni dei tempi di recupero diminuirebbe di circa la metà l'incidenza delle sofferenze sui bilanci bancari. Secondo una recente indagine (settembre 2020) della Commissione europea per l'efficacia della giustizia del Consiglio d'Europa, per una sentenza di primo grado nel settore civile e commerciale sono mediamente necessari 527 giorni in Italia, contro una media europea di 233; per una sentenza definitiva di terzo grado bisogna attendere oltre 1.200 giorni.

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