Rimodulazione dell'organizzazione aziendale del food delivery ai sensi del Modello 231

Sabrina Apa
12 Marzo 2021

A seguito dell'applicazione della misura dell'amministrazione giudiziaria, prevista dall'art. 34, comma 1, d.lgs. n. 159/2011 come sostituito dalla l. n. 161/2017, il Collegio ha rilevato come la società titolare del ramo del food delivery abbia posto in essere un'attività capillare di rafforzamento di tutti i presidi di sicurezza e di integrazione...

A seguito dell'applicazione della misura dell'amministrazione giudiziaria, prevista dall'art. 34, comma 1, d.lgs. n. 159/2011 come sostituito dalla l. n. 161/2017, il Collegio ha rilevato come la società titolare del ramo del food delivery abbia posto in essere un'attività capillare di rafforzamento di tutti i presidi di sicurezza e di integrazione legale dei corrieri passando da una situazione di capitalizzazione delle fragilità, che consentiva anche l'inserimento di terzi per finalità di sfruttamento delle condizioni di precariato dei singoli in uno scenario di grave monetizzazione della loro utilità anche a causa della pandemia, ad una situazione di rispetto e di rafforzamento effettivo di diritti soggettivi ed anche di prerogative tutelate dall'ordinamento.

L'applicazione della misura dell'amministrazione giudiziaria ha determinato concreti effetti sul piano di una consistente bonifica aziendale della società che può presentarsi sul mercato del food delivery, mercato caratterizzato ancora da zone di vasta irregolarità, con un nuovo modello di gestione e organizzativo univocamente orientato a favorire situazioni di trasparenza e legalità nei rapporti negoziali e nella somministrazione dei servizi di food delivery, avendo svolto in tale prospettiva uno sforzo di programmazione ed economico di primaria rilevanza.

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