Il vaccino anti-covid costituisce condizione per l'assemblea in presenza?
22 Marzo 2021
A seguito delle vaccinazioni contro il Covid-19, le assemblee possono svolgersi in presenza anche nelle zone rosse?
In base a quanto riportato dalle faq del Governo italiano, il d.l. 13 marzo 2021, n. 30 e il d.P.C.M. 2 marzo 2021 hanno disposto l'applicazione di misure restrittive per il contenimento del contagio da COVID-19. Difatti, dal 15 marzo al 2 aprile 2021 e nella giornata del 6 aprile 2021, in tutte le zone gialle si applicano le disposizioni previste per le zone arancioni (articolo 1, comma 1, del decreto-legge 13 marzo 2021, n. 30). Il 3, 4 e 5 aprile 2021, su tutto il territorio nazionale (tranne che nelle zone bianche), si applicheranno le restrizioni previste per le zone rosse. Quanto alle riunioni, in particolare nelle zone rosse, viene espressamente precisato che “È fortemente consigliato svolgere la riunione dell'assemblea in modalità a distanza. Laddove ciò non sia possibile, per lo svolgimento in presenza occorre rispettare le disposizioni in materia di distanziamento sociale e uso dei dispositivi di protezione individuale”. Quanto alla questione delle vaccinazioni, a prescindere dal colore della regione, In caso di assemblea in presenza occorre tenere in considerazione il Rapporto ISS COVID-19 n. 4/2021 del 13 marzo 2021. Invero, secondo questo documento, anche le persone vaccinate devono rispettare le misure di sicurezza, perché nonostante i vaccini anti-COVID riducano significativamente la probabilità di sviluppare la malattia clinicamente sintomatica, nessuno di questi conferisce un livello di protezione del 100%. Per meglio dire, secondo gli esperti della Sanità, è noto che i vaccini anti-COVID-19 riducono significativamente la probabilità di sviluppare la malattia clinicamente sintomatica. D'altro canto, nessun vaccino anti-COVID-19 conferisce un livello di protezione del 100%, la durata della protezione vaccinale non è ancora stata stabilita, la risposta protettiva al vaccino può variare da individuo a individuo e, al momento, non è noto se i vaccini impediscano completamente la trasmissione di SARS-CoV-2 (infezioni asintomatiche). Quindi, seppur diminuito, non è possibile al momento escludere un rischio di contagio anche in coloro che sono stati vaccinati. Pertanto, i lavoratori/operatori sanitari nonostante siano stati sottoposti a vaccinazione devono essere considerati potenzialmente in grado di infettarsi con SARS- CoV-2 e di trasmettere il virus ad altri. Premesso quanto innanzi esposto, a prescindere dal vaccino, in caso di ipotetica assemblea in presenza, oltre alle condizioni strutturali dei luoghi, tutti devono avere sempre mascherina e rispetto del distanziamento sociale. È utile ricordare che ai sensi del novellato art. 66 disp. att. c.c. le assemblee condominiali possono svolgersi anche in videoconferenza se ciò è previsto dal regolamento condominiale ovvero, in mancanza, se la maggioranza dei condòmini ha espresso il proprio consenso a ciò. In mancanza, è bene riunirsi in situazioni di reale necessità, nel rispetto del distanziamento sociale ed in luoghi idonei a raccogliere il numero complessivo dei partecipanti al condomino. |