Siglato protocollo d'intesa che rafforza le sinergie tra Guardia di Finanza e Garante privacy

La Redazione
02 Aprile 2021

Il Comandante Generale della Guardia di Finanza, Gen. C.A. Giuseppe Zafarana, e il Presidente dell'Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali, Prof. Avv. Pasquale Stanzione, il 31 marzo scorso hanno rinnovato il Protocollo d'intesa relativo alla collaborazione tra le due istituzioni. Il Garante, alla luce dell'evoluzione del quadro normativo europeo e nazionale e delle innovazioni tecnologiche e di comunicazione vuole implementare le sinergie in essere finalizzate al miglioramento dell'efficacia complessiva delle attività connesse alla vigilanza sul rispetto delle norme che disciplinano la tutela dei dati personali, in virtù delle nuove attribuzioni affidate al Garante dalla normativa nazionale e comunitaria.

Il Comandante Generale della Guardia di Finanza, Gen. C.A. Giuseppe Zafarana, e il Presidente dell'Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali, Prof. Avv. Pasquale Stanzione, il 31 marzo scorso hanno rinnovato il Protocollo d'intesa relativo alla collaborazione tra le due istituzioni. Il Garante, alla luce dell'evoluzione del quadro normativo europeo e nazionale e delle innovazioni tecnologiche e di comunicazione vuole implementare le sinergie in essere finalizzate al miglioramento dell'efficacia complessiva delle attività connesse alla vigilanza sul rispetto delle norme che disciplinano la tutela dei dati personali, in virtù delle nuove attribuzioni affidate al Garante dalla normativa nazionale e comunitaria.

Si tratta, dunque, di uno strumento che ha come obiettivo il potenziamento delle linee di presidio della legalità nel mercato dei beni e dei servizi, a tutela di tutti i cittadini, in un segmento che sappiamo essere tanto importante quanto delicato e vulnerabile.

Gli ambiti del partenariato, si legge nel comunicato, vedono il ruolo attivo del Gruppo Privacy del Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche, il quale assicura, con proiezione nazionale, gli adempimenti connessi all'attività collaborativa, anche avvalendosi dei Reparti del Corpo dislocati sul territorio e coinvolgendo le altre articolazioni del citato Nucleo per tutte quelle attività di accertamento che richiedono un'elevata specializzazione in ambito telematico.

Il regolamento prevede dei penetranti poteri di indagine (art. 58) che ricomprendono la possibilità:

  • di ingiungere al titolare del trattamento e al responsabile del trattamento e, ove applicabile, al rappresentante del titolare del trattamento o del responsabile del trattamento, di fornire ogni informazione di cui necessiti per l'esecuzione dei suoi compiti;
  • di condurre indagini sotto forma di attività di revisione sulla protezione dei dati;
  • di notificare al titolare del trattamento o al responsabile del trattamento le presunte violazioni del Regolamento (UE) 2016/679;
  • di ottenere, dal titolare del trattamento o dal responsabile del trattamento, l'accesso a tutti i dati personali e a tutte le informazioni necessarie per l'esecuzione dei suoi compiti;
  • di ottenere accesso a tutti i locali del titolare del trattamento e del responsabile del trattamento, compresi tutti gli strumenti e mezzi di trattamento dei dati, in conformità con il diritto dell'Unione o il diritto processuale degli Stati membri.

Il nuovo protocollo d'intesa prevede la messa a disposizione di nuove unità di personale della Guardia di finanza presso l'Autorità e, inoltre, dal punto di vista strategico, la possibilità per il Garante di avvalersi di personale specializzato del Corpo anche per la conduzione di ispezioni congiunte con altre autorità estere.

Il testo risponde inoltre all'esigenza di una maggiore semplificazione dei flussi documentali tra l'Ufficio e il Nucleo speciale tutela privacy e frodi tecnologiche utilizzando al massimo le opportunità offerte dal Codice di Amministrazione Digitale (D.lgs. 7 marzo 2005, n. 82 e successive modificazioni).

Il protocollo del 31 marzo 2021 prevede la collaborazione della Guardia di Finanza nell'esecuzione a richiesta del Garante, di verifiche online, codificate sulla base di uno o più provvedimenti del Garante, volte a rilevare, dall'esame dei siti web e degli altri strumenti telematici utilizzati, il rispetto della disciplina di protezione dei dati personali da parte dei titolari, pubblici e privati, che effettuano trattamenti di dati per mezzo di reti telematiche.

Il protocollo prevede attività di controllo anche dei siti web degli enti pubblici.

Per una disamina approfondita leggi il protocollo d'intesa

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