La responsabilità dei soci di s.r.l. per impulso all'attività gestoria

Redazione Scientifica
29 Aprile 2021

Ai fini della responsabilità del socio di s.r.l., ex art. 2476, comma 8, c.c., vengono in rilievo tanto gli atti autorizzati o decisi, nell'ambito dei poteri attribuiti al socio dalla legge o dallo statuto, quanto per l'impulso all'attività gestoria offerto a livello decisionale...

Ai fini della responsabilità del socio di s.r.l., ex art. 2476, comma 8, c.c., vengono in rilievo tanto gli atti autorizzati o decisi, nell'ambito dei poteri attribuiti al socio dalla legge o dallo statuto, quanto per l'impulso all'attività gestoria offerto a livello decisionale, sia pure al di fuori di formali procedimenti di decisione e/o autorizzazione: rientrano nel perimetro della norma anche le ipotesi in cui il socio, pur non esercitando in modo esclusivo, continuativamente od occasionalmente, poteri tipici degli amministratori, orienti di fatto l'attività di questi ultimi, inducendoli al compimento di atti dannosi.

Pertanto, risponde ai sensi dell'art. 2476, comma 8, c.c., il socio che, pur non essendo investito della facoltà di interferire sull'operato degli amministratori, adotti comportamenti rientranti nelle facoltà gestorie.

Sotto il profilo soggettivo, l'intenzionalità del socio è costituita dalla piena consapevolezza di compiere un atto decisionale o autorizzatorio potenzialmente dannoso: l'antigiuridicità sussiste non solo quando l'atto deciso è contrario alla legge o all'atto costitutivo, ma anche quando, pur lecito, l'atto è esercitato in modo abusivo.

(Fonte: Il Societario)

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