Richiamo d’attenzione Banca d'Italia e Consob sulle criptovalute
03 Maggio 2021
Le criptovalute sono monete virtuali (digitali) - trasferite, conservate o negoziate elettronicamente - impiegate anche per effettuare acquisti e vendite, di preferenza su internet. La mancanza di una disciplina normativa e la diffusa presenza sul mercato di operatori non autorizzati o controllati (se non addirittura abusivi) rende tale tipologia di investimenti particolarmente rischiosi e speculativi.
Per fronteggiare i rischi cui sono esposti consumatori e risparmiatori allettati da prospettati facili guadagni, Bankitalia e Consob hanno condiviso il 28 aprile 2021 un documento che richiama l'attenzione sui concreti pericoli delle cripto-attività, ossia il loro acquisto e/o detenzione (ad es. Bitcoin).
In sintesi, rilevano i due Organi di vigilanza, attualmente lo stato dell'arte è il seguente: l'acquisto di cripto-attività non è soggetto alle norme in materia di trasparenza dei prodotti bancari e dei servizi di investimento e continua a essere sprovvisto di specifiche forme di tutela; è un investimento che può comportare la perdita integrale delle somme di denaro utilizzate; le criptovalute sono offerte sul mercato da operatori abusivi, non autorizzati, non regolati e non vigilati da alcuna Autorità.
Gli investimenti in criptovalute, di regola effettuati online, sono altresì esposti al rischio di perdite a causa di malfunzionamenti, attacchi informatici o smarrimento delle credenziali di accesso ai portafogli elettronici.
In attesa che la Commissione europea approvi la proposta di regolamentazione in corso per disciplinare l'emissione, l'offerta al pubblico, la prestazione dei servizi e il contrasto agli abusi di mercato in relazione alle diverse tipologie di cripto-attività, Bankitalia e Consob invitano a diffidare di tale tipologia di investimento «altamente rischioso».
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