Il controllo qualificatorio su una doppia iscrizione di cessione di partecipazione pubblica

La Redazione
11 Maggio 2021

La mancata corrispondenza di un atto di cessione di partecipazione pubblica a quello previsto dalla legge giustifica l'ordine di cancellazione della relativa iscrizione nel registro delle imprese. Il controllo dei requisiti formali di una domanda di iscrizione comporta la verifica, da parte del conservatore, delle condizioni richieste dalla legge, tra cui rientra il c.d. controllo qualificatorio...

La mancata corrispondenza di un atto di cessione di partecipazione pubblica a quello previsto dalla legge giustifica l'ordine di cancellazione della relativa iscrizione nel registro delle imprese. Il controllo dei requisiti formali di una domanda di iscrizione comporta la verifica, da parte del conservatore, delle condizioni richieste dalla legge, tra cui rientra il c.d. controllo qualificatorio, consistente nella corrispondenza dell'atto del quale si chiede l'iscrizione a quello previsto dalla legge.

In caso di dismissione della partecipazione detenuta dal socio pubblico, l'art. 24 Tusp (d.lgs. n. 175/2016) configura un'ipotesi di recesso extra ordinem e sui generis, ulteriore rispetto a quelle tipizzate dal diritto societario (nel caso di specie, operando il c.d. controllo qualificatorio, il Tribunale ha ritenuto che uno dei due atti iscritti – un contratto di vendita concluso dall'amministratore della società partecipata, fosse manifestamente difforme dalla fattispecie traslativa di cui all'art. 24, con carattere di abnormità, per la singolarità del contenuto e per la contrarietà ai principi generali del sistema, ritenendolo pertanto inidonei all'iscrizione nel registro delle imprese).

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