Comunicazione delle ragioni tecnico-produttive del progetto di ristrutturazione aziendale e delimitazione della platea dei lavoratori da licenziare

Sabrina Apa
14 Maggio 2021

La comunicazione di apertura della procedura con la quale l'impresa manifesti la volontà di esercitare la facoltà di procedere ad una riduzione del personale alle organizzazioni sindacali aziendali e alle rispettive associazioni di categoria, deve contenere le indicazioni prescritte dall'art. 4, comma 3, l. n. 223/1991...

La comunicazione di apertura della procedura con la quale l'impresa manifesti la volontà di esercitare la facoltà di procedere ad una riduzione del personale alle organizzazioni sindacali aziendali e alle rispettive associazioni di categoria, deve contenere le indicazioni prescritte dall'art. 4, comma 3, l. n. 223/1991.

Ciò che comunque conta, in funzione dell'esercizio del controllo dell'iniziativa imprenditoriale concernente il ridimensionamento dell'impresa devoluto ex ante alle organizzazioni sindacali, è l'idoneità in concreto della comunicazione a renderle effettivamente edotte degli aspetti individuati nel citato art. 4, comma 3, l. n. 223/1991, in modo da escludere maliziose elusioni dei poteri di controllo delle organizzazioni sindacali.

Secondo l'insegnamento giurisprudenziale di legittimità, qualora la ricorrenza delle effettive ragioni tecnico-produttive e organizzative sia stata giustificata (e comunicata), la delimitazione della platea è legittima, ove appunto non sia trascurato, nella scelta dei lavoratori impiegati nel sito soppresso o ridotto, “il possesso di professionalità equivalente a quella di addetti ad altre realtà organizzative”.

Nel caso di specie, l'infungibilità delle mansioni è stata individuata nella peculiarità di ogni sito produttivo, in ragione delle commesse trattate, ognuna esigente una diversa e specifica formazione.

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