Consultazione pubblica di Banca d'Italia su riserve di capitale e misure borrower based

Fabio Fiorucci
21 Maggio 2021

La tenuta del sistema bancario - indispensabile per il sostegno dell'economia reale e la crescita - prevede anche il rafforzamento dei requisiti patrimoniali e la resilienza degli intermediari creditizi e finanziari nei confronti di possibili shock finanziari aventi natura sistemica. In questa direzione si pone il Documento di consultazione pubblica sulle disposizioni della Banca d'Italia in materia di “Riserve di capitale e strumenti macroprudenziali basati sulle caratteristiche dei clienti e dei finanziamenti” ...
La tenuta del sistema bancario - indispensabile per il sostegno dell'economia reale e la crescita - prevede anche il rafforzamento dei requisiti patrimoniali e la resilienza degli intermediari creditizi e finanziari nei confronti di possibili shock finanziari aventi natura sistemica. In questa direzione si pone il Documento di consultazione pubblica sulle disposizioni della Banca d'Italia in materia di “Riserve di capitale e strumenti macroprudenziali basati sulle caratteristiche dei clienti e dei finanziamenti” del 28 aprile 2021, nel quale è prospettata la modifica delle disposizioni sulle riserve di capitale delle banche, ossia la possibilità di prevedere una riserva di capitale a fronte del rischio sistemico (Parte Prima, Titolo II, Capitolo 1, della Circolare della Banca d'Italia n. 285/2013), e l'introduzione nel nostro ordinamento degli strumenti macroprudenziali borrower based (Capitolo 12, Parte Terza, nella Circolare della Banca d'Italia n. 285/2015). L'elemento di novità è rappresentato dalle misure basate sulle caratteristiche dei clienti o dei finanziamenti (borrower based), di norma utilizzate per contrastare rischi sistemici derivanti dagli andamenti del mercato immobiliare e dai livelli elevati o crescenti del debito alle famiglie e alle imprese non finanziarie. Al riguardo, le disposizioni in pubblica consultazione prevedono di attribuire alla Banca d'Italia la possibilità di imporre alle banche per l'erogazione di nuovi finanziamenti:1) limiti al rapporto tra il valore del prestito e quello dell'attività data in garanzia (loan to value, LTV);2) limiti al rapporto tra il valore del prestito e il reddito del debitore (loan to income, LTI);3) limiti al rapporto tra il debito complessivo del debitore e il suo reddito (debt to income, DTI);4) limiti al rapporto tra la rata del prestito e il reddito del debitore (debt service to income, DSTI);5) limiti al rapporto tra il debito complessivo del debitore e la sua ricchezza netta (leverage);6) limiti alla durata dei prestiti;7) vincoli ai requisiti di ammortamento dei prestiti.

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