Crediti d'imposta per gli esercenti che favoriscono i pagamenti con moneta elettronica

La Redazione
02 Luglio 2021

Dal 1° luglio 2021 al 30 giugno 2022 agli esercenti che effettuano cessioni di beni o prestazioni di servizi nei confronti di consumatori finali e che adottano strumenti di pagamento elettronico collegati ai registratori di cassa o strumenti di pagamento evoluto quali carte di credito, di debito o prepagate, è riconosciuto un credito d'imposta pari al 100% delle commissioni addebitate.

Dal 1° luglio 2021 al 30 giugno 2022 agli esercenti che effettuano cessioni di beni o prestazioni di servizi nei confronti di consumatori finali e che adottano strumenti di pagamento elettronico collegati ai registratori di cassa o strumenti di pagamento evoluto quali carte di credito, di debito o prepagate, è riconosciuto un credito d'imposta pari al 100% delle commissioni addebitate (art. 22 c. 1-ter D.L. 124/2019 conv. in L. 157/2019).

Obiettivo è promuovere l'utilizzo della moneta elettronica (e quindi il contrasto all'evasione fiscale).

Il credito d'imposta può essere utilizzato esclusivamente in compensazione tramite Mod. F24 dal mese successivo a quello di sostenimento della spesa; va indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d'imposta di maturazione e nelle dichiarazioni dei redditi relative ai periodi d'imposta successivi fino a quello in cui se ne conclude l'utilizzo; e non rileva ai fini IRPEF, IRES e IRAP né ai fini della deducibilità degli interessi passivi o delle spese generali.

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