Criterio del pro rata temporis e discriminazione indiretta di genere

Teresa Zappia
15 Agosto 2021

Progressione di carriera: configura una discriminazione indiretta di genere la previsione datoriale secondo cui l'esperienza di servizio è calcolata per i lavoratori part-time riproporzionando i periodi di servizio alla minore attività lavorativa svolta, ove i destinatari della stessa siano prevalentemente lavoratrici?

Progressione di carriera: configura una discriminazione indiretta di genere la previsione datoriale secondo cui l'esperienza di servizio è calcolata per i lavoratori part-time riproporzionando i periodi di servizio alla minore attività lavorativa svolta, ove i destinatari della stessa siano prevalentemente lavoratrici?

La previsione datoriale interessa direttamente tutti i lavoratori part-time, indipendentemente dal genere, sicché l'accertamento di una eventuale discriminazione indiretta di genere deve essere operato tenendo in considerazione l'insieme dei lavoratori assoggettati alla disposizione contestata.

In seguito il giudice deve procedere con il metodo comparativo, individuando, nell'ambito dei destinatari, in quale percentuale dei lavoratori vi sono soggetti colpiti (in quanto part-time) o non colpiti (in quanto full-time) dalla disposizione e, ugualmente, in quale percentuale delle lavoratrici.

Solo all'esito del raffronto tra le rispettive percentuali, potrebbe emergere l'effetto discriminatorio, ove i dipendenti part-time colpiti dal criterio di selezione siano costituti in percentuale significativamente prevalente da donne.

In detta eventualità, spetterebbe al datore provare la sussistenza della causa di giustificazione prevista dall' articolo 25, co. 2, D.Lgs. n. 198/2006.

Si precisa che, sebbene vi sia una stretta correlazione tra esperienza e durata dell'attività lavorativa, ciò non consente di escludere a priori ogni discriminazione, dipendendo l'obiettività di un siffatto criterio dal complesso delle circostanze del caso concreto, il che dovrà essere oggetto di accertamento da parte del giudice competente.

Cfr.: CGUE, 3 ottobre 2019, causa C-274/18, Schuch-Ghannadan; CGUE 8 maggio 2019, causa C 161/18, Vi.Vi.La; CGUE 12 ottobre 2004, causa C 313/02, Wippel; CGUE, 23 ottobre 2019, cause C 4/02 e C5/02, Schonheit e Becker; Cass. n. 21801/2021.

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